Durante i mesi freddi le zanzare sembrano scomparire, tanto che ci dimentichiamo di loro, eppure riescono a sopravvivere in attesa di una stagione più favorevole. Monitorarne la presenza, però, può essere utile per noi… e anche per la scienza.
Dopo il tormento dei mesi estivi, in inverno le zanzare sembrano scomparire per tornare puntuali in primavera/estate. Cosa fanno durante i mesi freddi? Quali sono le differenze nel ciclo di vita delle diverse specie di zanzare che infestano il nostro Paese? Queste sono alcune delle domande a cui l’Università Sapienza di Roma cerca di dare una riposta grazie a un progetto di monitoraggio che coinvolge la cittadinanza con l’ausilio della App Mosquito Alert.
Le punture di zanzara non sono soltanto fastidiose ma possono anche rappresentare un serio pericolo per la salute dell’uomo e degli animali domestici. Globalizzazione e cambiamenti climatici hanno contribuito alla diffusione in Europa e in Italia di alcune specie di zanzare particolarmente aggressive, che, fino a poco tempo fa, erano confinate in Paesi lontani: non solo l’ormai famosa zanzara tigre (Aedes albopictus), ma anche altre specie meno note, come la zanzara giapponese (Aedes japonicus) e quella coreana (Aedes koreicus).
Nel 2020, a cinquant’anni dalla debellazione della malaria, in Italia si sono verificati alcuni casi di dengue, pericolosa malattia tropicale diffusa proprio dalla zanzara. Il nostro Paese, per densità di popolazione e tipologia di habitat, è uno di quelli in cui la proliferazione di queste specie di zanzare e il diffondersi di malattie da esse veicolate è più a rischio. Sorvegliare la densità, la diffusione e il comportamento degli insetti diventa quindi estremamente importante per poter intervenire in modo tempestivo e cercare di contrastarne la diffusione.
Per questo motivo il Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università Sapienza di Roma ha dato vita a un progetto di citizen-science, coordinato da un gruppo di 50 esperti, per coinvolgere la popolazione nella mappatura spaziale e temporale – soprattutto per quanto riguarda l’inverno – delle diverse specie di zanzare pericolose presenti nel nostro Paese e invita tutti i cittadini a partecipare all’iniziativa e a scaricare la App gratuita Mosquito Alert che permette di inviare foto di zanzare – vive o morte – e segnalare la loro posizione in modo da individuare le possibili aree di diffusione delle nuove specie esotiche. Il progetto italiano è parte integrante dell’iniziativa europea “Aedes Invasive Mosquito” COST ACTION (AIM-COST), coordinato da La Sapienza, che coinvolge ricercatori e professionisti di 41 Paesi.
Il primo importante obiettivo del progetto è comprendere come si comportano le diverse specie durante i mesi invernali: per esempio si sa che le Culex Pipiens – le zanzare che non di rado tormentano le nostre notti estive – sopravvivono all’inverno sotto forma di larve o come femmine adulte nascoste in luoghi più caldi e umidi come le cantine, mentre le zanzare tigre svernano sotto forma di uova ibernate che riprendono il proprio sviluppo in primavera. È altresì importante comprendere se alcune specie di zanzare sono attive anche durante i mesi freddi e, in caso affermativo, secondo quali modalità e in quali aree. In questo modo sarà possibile mettere in atto strategie di contenimento per evitare che nei mesi caldi la situazione precipiti.
Cosa fare per non farsi trovare impreparati con l’arrivo della bella stagione?
Contrastare la diffusione delle zanzare è importante, per la nostra tranquillità e per il nostro benessere. iZanz ha brevettato una soluzione in grado di proteggere le aree esterne delle abitazioni da ogni specie di zanzara, anche in aree geografiche umide. Il sistema iZanz funziona producendo per 70 secondi due volte al giorno una leggera nebbia composta da acqua all’99% e da insetticida a base di piretrine o piretroidi all’1% mediante un sottile tubo dove sono collocati ugelli nebulizzatori. In questo modo viene creata una barriera difensiva nell’area circostante la casa o il locale pubblico che si desidera proteggere.
Il sistema di nebulizzazione è in grado di colpire le zanzare quando cercano riparo sotto le foglie di siepi e cespugli, dove sono montati i distributori di liquido insetticida.