La correlazione tra temperatura e umidità è il fattore centrale per dare conto dei tempi e numerosità dei cicli riproduttivi delle zanzare, con qualche variazione tra le singole specie, ma con una sostanziale coincidenza. La temperatura che più favorisce il ciclo nelle nostre zone temperate sud-europee (e, quindi, l’attività delle femmine per procurarsi il pasto di sangue necessario per la produzione di uova) è tra i 22 e i 30 gradi centigradi con una umidità minima intorno al 65%.
L’elevarsi delle temperature, per esempio in agosto, e la diminuzione della percentuale di umidità riducono l’attività riproduttiva che poi progressivamente cessa nelle nostre zone sotto i 15°C di temperatura massima qualsiasi sia il grado di umidità.
È importante, quindi, potere regolare la disinfestazione sui due parametri, nel senso anche di ridurla se divenuta inutile. Da tenere in conto che segnali di temperatura e di umidità giungenti da una medesima area possono avere una risposta attiva comune a periferiche diverse collocate nella stessa area.
Secondo il presente metodo, quindi, si provvede alla sostituzione di un principio attivo insetticida con un altro con tempi diversi: quando i cicli riproduttivi sono più lenti (temperature massime sotto i 20 °C, umidità al 50-60%) la sostituzione può avvenire dopo 25-35 giorni, preferibilmente 30 giorni; nella fase di massima velocità del ciclo riproduttivo (temperature massime 25-28°C, umidità 70-80%) la sostituzione opportuna è dopo 10-20 giorni, preferibilmente 15 giorni.
Bacillus thuringensis israeliensis
La sostituzione degli insetticidi, oltre a ridurre le probabilità dell’insorgere di resistenze, consente l’uso di basse quantità di insetticida altrimenti non possibile. L’impiego del Bacillus thuringensis israeliensis, cioè di un mezzo biologico invece che chimico, per la soppressione delle forme adulte delle zanzare, è poco usato per quanto esistano prodotti utilizzabili. È sicuramente utile in alternative seriali ad altri insetticidi.
Qui di seguito, sono indicati gli insetticidi preferibilmente utilizzabili in base alle condizioni climatiche:
Tipo intervento | Temperature (OC) | Umidità media | N. nebulizzazioni quotidiane da 70 sec | Insetticida |
A | 10-22 | 60-65 | 1-2 | piretrine naturali 1% in associazione con PBO |
B | 15-27 | 65-70 | 2 | Bacillus Thuringensis israeliensis, 1,5% associato a glucosio 2,% |
C | 20-35 | 55-60 | 2-3 | Etofenprox, 1,5% |
D | 25-40 | 40-55 | 2 | Associazione Permetrina e Tetrametrina 1% |
Secondo la presente invenzione l’alternanza tra i quattro tipi di intervento non deve essere rigida, ma connessa alle caratteristiche di persistenza e abbattenza. L’alternanza deve anche essere collegata all’andamento delle temperature e umidità.
L’attività riproduttiva delle zanzare è maggiore nella situazione climatica più favorevole, che nelle zone temperate corrisponde a maggio, giugno, settembre, in corrispondenza di temperature e umidità ascrivibili alle esemplificazioni sopra riportate ai tipi di intervento A e B. Con temperature elevate e umidità in diminuzione questi insetti rallentano il ciclo riproduttivo e si riduce il ciclo vitale delle femmine (quello dei maschi non supera i dieci giorni, le femmine hanno una durata vitale tra circa 25 giorni e i due mesi.) L’allungarsi del tempo intergenerazionale riduce la tendenza alla trasmissione di resistenze eventualmente acquisite. L’abbreviarsi di tale ciclo comporta anche una più frequente attività nutritiva da parte delle femmine cui corrisponde una maggiore aggressione verso i bersagli da cui trarre l’alimento proteico.
Prendendo ad esempio l’andamento climatico Medio di una città del centro Italia come Bologna tra Aprile 2017 e Ottobre 2017 | Tmax (OC) | Tmin (OC) | media Tmax (°C) | media Tmin (OC) | Umidità media | Tipo intervento |
Aprile | 24 | 2 | 14 | 9 | 65%, con punte 72-85%, media 2 sett. centrali: 59% | A |
Maggio | 31 | 6 | 24 | 13 | 64,5%, con punte nella 2° settimana 78-90% | B |
Giugno | 36 | 14 | 31 | 19 | 54% con punte ultima settimana 65% e73% | C |
Luglio | 35 | 14 | 33 | 19.5 | 48% con punte 58-60% per 3 gg | D |
Agosto | 40 | 16 | 33.5 | 20 | 48,5% costante con punte isolate | B e C |
Settembre | 32 | 10 | 24 | 14 | 68% con punte 80-89% nei primi 7 giorni | A |
Ottobre | 25 | 6 | 21 | 10 | 71%, 1° sett. 73- 83%, 4° sett. 71- 80%. | B |
I mesi in cui è utile l’attenzione al tipo di insetticida e all’avvicendamento con un altro tipo sono di conseguenza come risulta dallo schema esemplificativo che riporta dati ambientali relativi all’anno in corso, aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre. Nei mesi di luglio e agosto le temperature elevate e la minore umidità producono un rallentamento dell’attività riproduttiva. L’attenzione alla fine del mese di settembre e a quello di ottobre è importante perché l’ovo-deposizione più o meno numerosa, destinata a restare quiescente in diapausa per tutto l’inverno, determina, insieme ad altri fattori (protrarsi o meno delle basse temperature invernali, piovosità, predazione) nella primavera successiva la numerosità degli insetti che si svilupperanno in larve, pupe e, quindi, in forme adulte capaci di possibili resistenze.
Fonti
- Estrada J.G., Craig G.B., Biology, Disease Relationship and Contro/ of Aedes albopictus, Pan American Health Organisation, (W.H.O), 1995, 23.
- Service M.V., Effects of wind on behavior and distribution of mosquitoes and blackflies, Journal of Biometeorology, Dee. 1980, vol.24, issue 4, p. 347-53
- Klowden M. et al., Ora/ toxicity of Bacillus thuringensis subsp. tsraeliensis to adu/t mosquitoes, Environ. Microbiology, Sept. 1984, voi. 48, n.3, p. 665-66.
- Nauen R., lnsecticide resistance in diseases vectors of public health importance, Pest Management Science, voi. 63, issue 7, July 2007, p. 628-633.